Alpinismo Giovanile
Alpinismo giovanile: le gite
Durante tutte le gite escursionistiche proposte dalle sezione saranno presenti due
accompagnatori di Alpinismo Giovanile che introdurranno i più giovani all'ambiente
di montagna!
Contattateci ai seguenti numeri:
- Annamaria (AAG): +39 339 793 55 64
- Monica (ASAG): +39 347 445 38 05
Presentazione
A cura di Annamaria Goria (AAG)
Esistono domeniche alternative allo studio, alla città, alle visite ai musei, ai rumori delle discoteche… Vieni in montagna... con il CAI... un'associazione che sta ritornando giovane...
Che cos'è il CAI?
Il CAI è il Club Alpino Italiano, una libera associazione nazionale, fu fondato a Torino nell’anno 1863, per iniziativa di Quintino Sella, ha per scopo l’attività di alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne e la difesa del loro ambiente naturale.
I giovani che vanno in montagna ci sono, tra gli 11 e i 17 anni per proseguire fin dopo i 18. Per la fascia d'età dai 7-8 anni agli 11 anni si richiede la presenza di almeno un genitore
Attenzione le opportunità di uscite sono organizzate a livello locale, regionale, intersezionale, nazionale e internazionale (1 volta all’anno in estate)... Vedi LE INIZIATIVE SUI SITI DEDICATI AI GIOVANI:
Alpinismo Giovanile LPV
Alpinismo Giovanile Commissione Centrale
Che cos'è l'Alpinismo Giovanile?
È un’attività dedicata ai giovani, organizzata a livello centrale dal club alpino italiano e gestita a livello territoriale dalle singole sezioni, rispettando regole precise proposte dal “Progetto Educativo” approvato dal Consiglio Centrale del CAI il 23.4.1988. Anche nella sezione CAI di Pino Torinese, prosegue l’attività di Alpinismo Giovanile nata nel 2007.
L'Alpinismo Giovanile permette di...
- camminare secondo un certo ritmo considerando le caratteristiche della meta stabilita, il dislivello, lo sviluppo, le difficoltà tecniche, ma non si deve correre come sempre succede nella nostra quotidianità;
- studiare insieme l’escursione sulla cartina e leggendo le relazioni di altri alpinisti o partecipando direttamente al sopraluogo per verificarne la fattibilità;
- osservare panorami, animali, alpeggi, storia, geologia, luci, colori …
- ricercare il silenzio e la concentrazione;
- ritrovare se stessi e gli altri, con spirito di amicizia e collaborazione;
- chiacchierare piacevolmente quando si è in rifugio;
- condividere l’allenamento e la fatica della salita con la soddisfazione di arrivare in vetta;
- praticare diverse discipline, perché in montagna c’è posto per tutti: escursionismo, ovvero passeggiata facile, alpinismo, (ovvero ascensioni con attrezzatura), sci alpinismo, sci di fondo, arrampicata, gite invernali con racchette, discese in grotta, vie ferrate e/o sentieri attrezzati, ciclo escursionismo ecc…
L’alpinismo dedicato ai giovani è un’attività magica dove ognuno gioca con diverse dimensioni: il piacere del movimento, i sensi, la verticalità, la solidarietà degli amici.
L’ambiente naturale, ricco di stimoli, e l’entusiasmo di trascorrere giornate all’aria aperta, in gruppo, si fondono insieme nel fascino dell’esplorazione che permette una crescita umana continua, sul piano emotivo e su quello culturale.
Il progetto educativo
Il Progetto Educativo è il documento ufficiale del Club alpino italiano per il settore giovanile. Approvato dal Consiglio centrale il 23 aprile 1988, è stato successivamente chiarito dalla circolare 6/89 e integrato dalla circolare “Temi del metodo applicativo” del 20 gennaio 1990.
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L’Alpinismo Giovanile ha lo scopo di aiutare il giovane nella propria crescita umana, proponendogli l’ambiente montano per vivere con gioia esperienze di formazione.
- IL GIOVANE è il protagonista delle attività di Alpinismo Giovanile e pertanto non si può prescindere da una dimensione educativa.
- L’ACCOMPAGNATORE è lo strumento tramite il quale si realizza il progetto educativo dell'Alpinismo Giovanile.
- IL GRUPPO come nucleo sociale, è il campo di azione per l'attività educativa.
Le dinamiche che vi interagiscono devono orientare le aspirazioni del giovane verso una vita autentica attraverso un genuino contatto con la natura.
- L’ATTIVITÀ (cfr circ. 6/89) con cui si realizzano questi intendimenti è essenzialmente, l'escursionismo di montagna finalizzato verso obiettivi didattici programmati inteso come recupero della dimensione del camminare nel rispetto dell'ambiente geografico (naturale e umano).
- IL METODO di intervento si basa sul coinvolgimento del giovane in attività divertenti stabilendo con lui un rapporto costruttivo secondo le regole dell'imparare facendo.
- L'UNIFORMITÀ operativa delle Sezioni nell'ambito dell'Alpinismo Giovanile è presupposto indispensabile perché si possa realizzare il progetto educativo del Club Alpino Italiano.
Articolo: Progetto Educativo
Come ci organizziamo
I nostri obiettivi
Nella sezione di Pino, alcuni accompagnatori titolati a tale ruolo dal CAI Centrale, hanno iniziato nel 2007 a promuove attraverso canali diversi (scuole, associazioni sportive, passa parola, parrocchia ecc..) tale attività, con l’obiettivo di creare un gruppo al quale trasmettere:
- i valori proposti dal progetto educativo;
- la dimensione del “camminare insieme” con sicurezza, ricercando collaborazione e amicizia senza competizione;
- il rispetto per l’ambiente alpino, imparando a conoscere i limiti e le regole che l’ambiente stesso impone;
- il gusto della scoperta dell’ambiente montano, dove c’è sempre qualcosa da imparare (aspetti storici, naturali, antropici ecc..), in tutte le stagioni e con tutti i tipi di attrezzatura;
- ma soprattutto la passione per la montagna.
Le nostre mete
Sono escursioni scelte dagli accompagnatori del CAI in base alle condizioni meteo, all’età dei giovani ed alle loro richieste, in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta…, ma sono anche previsti accantonamenti in aree diverse come le Dolomiti, la Francia, oppure in Svizzera. Le quote saranno variabili da 1.800 m a 2.800 m circa per le prime uscite di allenamento, potranno superare i 3.000 m in base alle abilità ed alle richieste del gruppo giovani. I dislivelli potranno variare con gradualità da 600/800 mt. nelle prime uscite, a 1.000/1.300 mt. nelle ultime, in base all’allenamento che pian piano tutti i giovani raggiungeranno.
Alcune mete possono essere rifugi, laghi, vette al di sotto e al di sopra dei 3.000 mt, traversate tra rifugi e vallate, ed eventualmente, in base alle attitudini dei partecipanti traversate su ghiacciai e vie ferrate.
Quando sono le uscite?
Durante le domeniche, secondo un programma preciso, inoltre è possibile decidere anche mete “fuori programma” incontrandosi i venerdì sera al CAI e organizzare le auto per la domenica.
Per partecipare bisogna compilare il modulo di iscrizione e per aiutarvi a preparare lo zaino è stato creato un promemoria per i giovani avventurieri.
Approfondimenti a richiesta
- orientamento: utilizzo dell’ambiente e degli strumenti tecnici
- sicurezza e attrezzatura per alpinismo: utilizzo di nodi, ancoraggi, moschettoni, piccozza, ramponi, corda, imbraco; set obbligatori per vie ferrate.
- lettura del paesaggio nei vari aspetti
- arrampicata (palestra di roccia all’aperto)
- speleologia
- la montagna in inverno: sci di fondo, racchette da neve, sci alpinismo
Per saperne di più...
Contattaci direttamente! Puoi anche trovare alcuni rappresentanti del gruppo giovani sul Gruppo di fb, oppure scrivendo a
Alessio Golzio, Alessandro Bravetti.
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